Con Elettrosystem la luce diventa “emozione”:

Fra le condizioni e gli strumenti utili a conservare e a fruire nel miglior modo possibile l’immenso patrimonio artistico delle nostre città, un ruolo sempre più importante è destinato all’illuminazione degli edifici storici.

Il palazzo antico o la chiesa, in questa visione moderna del restauro, non sono più visti solo come il palcoscenico elegante e necessario all’allestimento di una mostra prestigiosa o alla celebrazione della Sacra Liturgia ma diventano essi stessi opera d’arte da valorizzare. Ed è proprio questa moderna alleanza tra nuove tecnologie e rispetto per il passato che ha permesso ad Elettrosystem, azienda di illuminazione di Brugine in provincia di Padova, di diventare leader in questo specifico campo del settore illuminotecnico.

Un know-how maturato in trent’anni di grande esperienza iniziata nel settore civile e industriale per privilegiare poi la specializzazione nello studio e nell’allestimento di illuminazione per chiese ed edifici storici. Trent’anni durante i quali l’azienda veneta ha saputo tramandare inalterata l’eredità artistica del passato ma al tempo stesso celebrarne un nuovo rapporto, in perfetto equilibrio fra tutela storica e progresso. “Normalmente – spiega Maurizio Buischio, manager dell’azienda veneta – gli impianti di illuminazione si inseriscono come elementi di novità in un contesto che, storicamente, non li prevedeva. Questo mette in moto una serie di responsabilità oggettive che rendono necessario da parte nostra uno studio approfondito del loro inserimento sia fisico, tra colonne, volte e capitelli antichi, ma anche dell’aspetto formale e funzionale. Un ulteriore aspetto che Elettrosystem cura con particolare attenzione è il rapporto tra la luce naturale e luce artificiale in quanto è sempre necessario stabilire un giusto equilibrio tra le due diverse fonti. Per questo motivo ogni nostro progetto viene appositamente esaminato, sviluppato con opportuni rendering e verifiche sperimentali prima di essere realizzato con assoluto successo”. Una illuminazione adeguata, storicamente e tecnicamente corretta, significa anche una idonea fruizione degli spazi, una riqualificazione degli ambienti ed anche delle opere d’arte presenti.

Sulla base di questi presupposti, i progetti curati da Elettrosystem hanno la forza di un intenso percorso artistico compiuto partendo dallo studio degli aspetti storico-architettonici fino ad arrivare alla funzione e alla fruibilità contemporanea. In questa direzione vanno letti i progetti più recenti come quello studiato e realizzato per la Cattedrale S. Nicola di Monaco-Montecarlo, per la Cattedrale di Santo Stefano a Pavia con l’illuminazione esterna della maestosa cupola, o, ancora, gli interventi effettuati nel duomo di Santa Maria Assunta a Montagnana (Pd), nella Basilica Santa Maria delle Grazie a Milano, nel Duomo S. Maria Annunziata di Udine, nella Cattedrale di San Giusto a Trieste, nella Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo agli Eremitani a Padova ed in molti altri importanti siti. “I molti anni di esperienza, le tantissime realizzazioni in ambito storico monumentale – prosegue Maurizio Buischio – ci consentono di proporre alle committenze soluzioni impiantistiche ed illuminotecniche innovative e nel totale rispetto dei luoghi dove operiamo. Le nostre proposte puntano al massimo del risultato ottenibile, di conseguenza dobbiamo offrire soluzioni a doc per ogni tipologia di intervento, molte volte brevettando appositamente elementi di illuminazione che non esistono sul mercato”. L’ideale, dunque, per un impiego in ambienti di alto valore storico, architettonico ed artistico proprio perché ne rispettano in pieno i criteri di conservazione e tutela. L’obiettivo di Elettrosystem è certamente quello di mettere in evidenza i particolari, dare forma e spessore alle strutture architettoniche, riqualificare i beni architettonici nel massimo rispetto delle loro caratteristiche originarie, ma l’illuminazione curata dall’azienda padovana all’interno delle chiese, al di la degli importantissimi aspetti tecnologici, è ovviamente tesa a valorizzare al massimo l’esperienza liturgica e spirituale.

In un perfetto equilibrio di arte e storia, la luce diventa armonia tra raccoglimento spirituale e visione artistica dell’edificio.